L'ultimo giorno di agosto è la festa liturgica di un grande santo tedesco, San Paolino di Treviri. Treviri è una città vicina al confine con il Lussemburgo.
Le poche informazioni che abbiamo su San Paolino ci dicono che fu un grande nemico dell'eresia ariana. Secondo la storia della dottrina cristiana, l'arianesimo sosteneva che Gesù non fosse realmente il Figlio di Dio, ma che fosse stato creato da Dio. Non era quindi divino, ma una creatura. Proposta all'inizio del IV secolo dal sacerdote alessandrino Ario, questa eresia si diffuse ampiamente in gran parte dell'impero romano d'Oriente e d'Occidente. Fortunatamente, fu condannata senza mezzi termini come eresia al Concilio di Nicea del 325.
È in questo contesto che emerge la grande figura di San Paolino, che si prodigò per diffondere il sano, consolante e unificante insegnamento del Concilio di Nicea. San Paolino era originario della Guascogna, una provincia francese. Studiò alla scuola della cattedrale e divenne subito un fedele discepolo di san Massimino, che accompagnò a Treviri. Paolino succedette infine a Massimino come vescovo di Treviri nel 349.
Fu un grande amico e sostenitore di sant'Atanasio e appoggiò senza riserve la sua dottrina ortodossa sulla persona divina di Cristo. Si incontrarono per la prima volta quando sant'Atanasio fu esiliato a Treviri dai dissidenti ariani. Vedendo questa tragica storia svolgersi davanti ai suoi occhi, san Paolino era determinato a difendere la verità della fede, in particolare al Sinodo di Arles del 353. Nel 355, Paolino subì la stessa sorte del suo amico Atanasio, venendo questa volta esiliato dall'imperatore Costanzo II in Frigia, dove morì. Dopo la sua morte, i suoi resti furono trasportati a Treviri nel 395. Oggi la sua tomba si trova nella cripta della chiesa di San Paolino della città.
Preghiera del giorno:
Dio onnipotente, hai dato a san Paolino di Treviri un coraggio incrollabile nella sua lotta contro l'eresia ariana, tanto da non temere il bando.
Insegnaci a distinguere la verità dalla menzogna e aiutaci a difendere la verità senza paura.
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